" L'espulsione degli Ebrei dalla Spagna e l'emigrazione in massa degli Ebrei ashkenaziti verso est ridefiniscono, a partire al XVI secolo, la mappa delle comunità ebraiche. In questo periodo si fa sentire l'influenza della qabbalah di T'fat Safed, che considera il canto come un mezzo privilegiato per elevare l'anima verso le sfere celesti. La gioiosa accoglienza dello shabbat il venerdì sera, gli inni, le suppliche, la lettura recitata dei salmi, arricchiscono notevolmente il repertorio musicale. La qabbalah influenzerà la musica sacra e profana del giudaismo yemenita e il canto e la danza del movimento chassidico. dal XVIII secolo in poi il nigum (melodia) diventa un importante elemento della vita del chassid, una sorta di supporto per l'ascesi mistica." (Eli Barnavi, Atlante storico del popolo ebraico)
Rabbi Elazar Azkari (Azikri) (1533-1600) appartenne al più notevole gruppo di halachisti e mistici vissuto a Safed, nell'alta Galilea. Del gruppo fecero parte R. Joseph Caro, R. Moshe Trani, R. Isaac Luria, R. Moshe Cordovaro, R. Moshe Alshich e R. David B. Zimra. A Safed egli scrisse numerose composizioni, tra le quali il Sefer Chareidim (libro dei timorati), opera che collega le 613 mitzvot alle membra del corpo umano. Fu qui che Rabbi Elazar compose il canto Iedid Nefesh, nel quale si esprime l'intenso amore che ognuno deve provare per il Signore. Il canto è organizzato in quattro strofe, le cui lettere iniziali formano il tetragramma, il nome di D-o. Iedid Nefesh viene cantato il venerdì sera, all'inizio del Kabbalah Shabbat.
יְדִיד נֶפֶשׁ
יְדִיד נֶפֶשׁ אָב הָרַחֲמָן מְשׁוֹךְ עַבְדָּךְ אֶל רְצוֹנָךְ
יָרוּץ עַבְדָּךְ כְּמוֹ אַיָל ישְׁתַּחֲוֶה אֶל מוּל הֲדָרָךְ
יֶעֱרַב לוֹ יְדִידוּתָךְ מִנֹּפֶת צוּף וְכָל־טָעַם
הָדוּר נָאֶה זִיו הָעוֹלָם נַפְשִׁי חוֹלַת אַהֲבָתָךְ
אָנָּא אֵל נָא רְפָא נָא לָהּ בְּהַרְאוֹת לָהּ נֹעַם זִיוָךְ
אָז תִּתְחַזֵּק וְתִתְרַפֵּא וְהָיְתָה לָךְ שִׁפְחַת עוֹלָם
וָתִיק יֶהֱמוּ רַחֲמֶיךָ וְחוּס נָא עַל בֵּן אוֹהֲבָךְ
כִּי זֶה כַּמָּה נִכְסוֹף נִכְסַף לִרְאוֹת בְּתִפְאֶרֶת עֻזָּךְ
אָנָּא אֵלִי מַחְמַד לִבִּי חוּשָׁה נָּא וְאַַל תִּתְעַלָּם
הִגָּלֵה נָא וּפרוֹשׂ חָבִיב עָלַי אֶת סֻכַּת שְׁלוֹמָךְ
תָּאִיר אֶרֶץ מִכְּבוֹדָךְ נָגִילָה וְנִשְׂמְחָה בָּךְ
מַהֵר אָהוּב כִּי בָא מוֹעֵד וְחַנֵּנִי כִּימֵי עוֹלָם
Yedid Nefesh
Yedid Nefesh av harachaman, meshoch avdach el retzonach,
ya'arutz avdach kmo ayal, yishtachave el mul hadarach,
ye-erav lo yedidutach, minofet tzuf v'chol ta-am.
Hadur na-e ziv ha-olam, nafshi cholat ahavatach,
ana el na r'fa na lah, b'harot lah noam zivach,
az tit-chazek v'titrape, v'haieta lach shifchat olam.
Vatik yehemu rachamecha, v'chus na al bein ohavach,
ki ze kama nichsof nichsaf lir'ot b'tiferet uzach,
ana eli machmad libi, husha na v'al tit-alam.
Higale na ufros chaviv alai, et sukat shlomach,
ta-ir eretz mik'vodach, nagila v'nism'cha bach.
Maher ahuv ki va mo-ed, v'channeni kime olam.
Amico dell'anima
Amico dell'anima, Padre misericordioso, trascina il tuo servo alla tua volontà
correrà il tuo servo come una gazzella, per inchinarsi davanti al tuo splendore
per lui la tua amicizia sarà più dolce che le gocce del favo e di ogni sapore.
Maestoso, bello, splendore del mondo, la mia anima si strugge per il tuo amore
ti prego, Signore, guariscila adesso, esponendola alla piacevolezza del tuo splendore
allora sarà rafforzata e guarita e sarà la sua gioia eterna.
Eterno Uno, la tua misericordia possa risvegliarsi e ti prego abbi pietà del figlio del tuo amato
perchè così tanto ho desiderato intensamente di vedere presto lo splendore della tua potenza;
solamente questo desidera il mio cuore così ti prego abbi pietà e non nasconderti.
Ti prego, mio amato, rivelati e distendi su di me il rifugio della tua pace;
illumina la terra con la tua gloria, che può rallegrarci e renderci felici con te
Affrettati, mostra amore nel tempo che è venuto e mostraci la grazia come nei tempi antichi.