domenica 18 settembre 2011

Nitsavim

(Deu.29,9-30)
Presenti, siete tutti qui presenti davanti al Signore, dice Mosè al popolo, tutti: uomini e donne, giovani e anziani ed anche il forestiero che lavora presso di voi.
Siete qui per accettare il patto del Signore vostro Dio ed il Suo anatema, così come Egli intende stabilire con voi che siete qui presenti, ma anche con quelli che oggi non sono qui con noi, generazioni passate e generazioni future.
Egli ti costituirà come Suo popolo e ti sarà come Dio, come ti disse e come giurò ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe.

Ma se ci sarà tra voi un uomo o una donna, una famiglia o una tribù che si distoglie dal Signore Dio nostro, prosegue Mosè, per andare ad adorare gli dèi che hanno le altre nazioni, allora l’ira del Signore divamperà e costoro non saranno perdonati e su di essi si poserà l’anatema ed i loro nomi saranno cancellati da sotto il cielo.
Le generazioni future e lo straniero che verranno a vedere le piaghe ed i mali che avranno colpito coloro che si saranno distolti dal Signore diranno:

E’ proprio come la distruzione di Sodoma e Gomorra, di Admà e Tsevoim, che il Signore operò nella Sua ira e nella Sua collera”.

E tutte le nazioni domanderanno:

Perché il Signore ha fatto così a questo paese?Qual’è la ragione di questa grande ira?”.

Ed a loro sarà risposto:

Perché hanno abbandonato il patto del Signore, Dio dei loro padri, che stabilì con loro quando li fece uscire dalla terra d’Egitto. Essi si posero a servire altri dèi e si prostrarono loro, a dèi che non conoscevano e che il Signore non dette loro in eredità. Pertanto l’ira del Signore divampò contro quel paese portando contro di lui tutte le maledizioni che sono scritte in questo libro. Il Signore li sradicò dalla loro terra con sdegno, ira e grande collera e li gettò in un altro paese com’ è ancor oggi”.

Ma coloro che saranno stati dispersi in altre nazioni e che poi rifletteranno e che vorranno tornare al Signore e ne ascolteranno la voce. Costoro il Signore li farà tornare e li tratterà con benevolenza. Ciconciderà il Signore il loro cuore e quello della loro discendenza affinché essi amino il Signore loro Dio con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima e possano così vivere lungamente.

Il Signore farà prosperare chi darà ascolto alla Sua voce ed osserverà i Suoi precetti ed i Suoi statuti. Perché i precetti non sono comandamenti a fare cose fuori dalla portata dell’essere umano, ma sono cose che egli potrà eseguire con la bocca e con il cuore ed in questo modo potrà vivere, moltiplicarsi ed essere benedetto dal Signore.

Chi invece chiuderà il proprio cuore e non ascolterà e si farà trascinare verso l’idolatria sarà perduto e non prolungherà la sua permanenza nella terra promessa ai suoi padri.

Io chiamo a testimoni per voi oggi il cielo e la terra: io ho posto davanti a voi la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli la vita onde viviate tu e la tua discendenza amando il Signore tuo Dio, ascoltando la Sua voce e rimanendo a Lui avvinti, perché Egli è la tua vita e la lunghezza dei tuoi giorni, abitando nella terra che il Signore giurò di dare ai tuoi padri, ad Abramo, ad Isacco ed a Giacobbe”.

L’idolatria, ancora una volta è l’idolatria che distoglie dal Signore e che provoca la rovina. Gli idoli sono tanti e non sono solo gli idoli di pietra o di legno o di metallo, gli idoli sono le deviazioni, sono tutto ciò che ci distoglie dall’amore per il Signore e dall’eseguire i suoi precetti. L’essere umano è certamente fatto anche di sentimenti, di interessi, di passioni, che di per sé però non costituiscono né il male né il bene, ma semplicemente sono elementi che il Signore ha creato e che vanno a comporre il complesso dell’essere umano. Questi elementi, queste prerogative sono quindi affidati all’essere umano che si trova così impegnato a gestirli ed è nella fase di gestione che entra in campo la responsabilità dell’individuo e quindi l’amministrazione dei propri desideri, delle proprie passioni, dei propri sentimenti, per far sì che questi non vadano soffocare l’esigenza primaria e fondamentale dell’amore per il Signore e dell’osservanza dei suoi precetti.

Altro elemento notevole che ci viene ancora rammentato è la permanente possibilità di recupero per chi si sia distolto dal Signore e si sia successivamente pentito e desideri tornare a Lui. Il Signore mostrerà sempre benevolenza verso chi avrà aperto il proprio cuore al Suo amore.

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