domenica 11 agosto 2013

KI TETSE' (De.21,10-25,19)

Prosegue anche in questa parashà l’enunciazione delle numerose prescrizioni trasmesse da Mosè al popolo nell’imminenza dell’ingresso nella terra promessa. L’insieme di queste prescrizioni configurano una sorta di “codice civile” che fornisce gli orientamenti da seguire per la varia casistica di rapporti sociali, che il popolo si troverà a dover affrontare.

Le prescrizioni impartite per i vari argomenti sono qui di seguito riportate.

1) LE DONNE DEI VINTI
Nel caso in cui un uomo si invaghisca di una donna avuta come prigioniera:
“… se vedrai fra i prigionieri una donna di bell’aspetto e te ne innamorerai e la vorrai prendere in moglie, dovrai condurla nella tua casa ed essa si raderà i capelli e si taglierà le unghie, quindi si toglierà le vesti dei prigionieri e rimarrà in casa tua piangendo suo padre e sua madre per un intero mese; dopo di che potrai unirti con lei e sarà per te una moglie. Ma se poi non ti piacesse più la dovrai mandare libera dove essa vorrà e non la potrai vendere per denaro, non potrai più trattarla da schiava dopo che è stata tua moglie.”
Per poter affermare che la tutela della donna prigioniera presa in moglie fosse integrale manca una sola cosa, ma fondamentale: il consenso di lei. Al di là di questo aspetto, la norma è improntata al rispetto per la donna dei vinti, sia per quanto riguarda il dolore per la perdita dei suoi cari, sia per il suo status che sarà quello di moglie e non di schiava, né sarà mai schiava anche in caso di ripudio.

2) IL DIRITTO DI PRIMOGENITURA
Si fa quindi il caso di un uomo che abbia due mogli e si detta la norma sulla intangibilità dei diritti del primogenito, anche nell’ipotesi in cui la madre di questi non sia più la favorita del padre.

3) IL FIGLIO TRAVIATO E RIBELLE
Segue una norma di estrema severità che riguarda il figlio traviato e ribelle, che non dà più ascolto né al padre, né alla madre. I suoi genitori lo condurranno davanti agli anziani della città e diranno:
“Questo nostro figlio è traviato e ribelle; non ci dà ascolto e mangia e beve eccessivamente.”
Il verdetto degli anziani sarà di morte per lapidazione:
“Tutti gli uomini della città lo lapideranno ed egli morrà e toglierai il male da mezzo a te e tutto Israele udrà ed avrà timore.”
Proprio queste parole ci fanno comprendere quale sia la motivazione principale della pena di morte per il figlio ribelle e traviato. Il motivo principale non è tanto da collegarsi alla colpa di aver arrecato continua sofferenza ai propri genitori. La sua eliminazione con la pena di morte si rende necessaria principalmente per una motivazione sociale, che è quella di impedire la proliferazione nel popolo d’Israele del germe della ribellione e della perversione.

4) LA SEPOLTURA DEL GIUSTIZIATO
Il cadavere del giustiziato, non dovrà rimanere esposto nella notte, ma dovrà essere seppellito nello stesso giorno.
“… lo dovrai seppellire in quello stesso giorno perché il cadavere appeso è causa di maledizione da parte di Dio e tu non renderai impuro il territorio che il Signore tuo Dio è per darti in retaggio.”
Anche qui queste parole ci rivelano che la motivazione quindi non è una sorta di “pietas” nei riguardi del giustiziato, bensì il rispetto per la creazione del Signore, che fece l’uomo a sua immagine e somiglianza e per il territorio della terra promessa che, in quanto tale, è da ritenere puro, non contaminato. Ricordiamoci a questo proposito che il morto rende impuro l’ambiente dove si trova e chi gli si accosta e cIò, come già abbiamo visto in una precedente parashà, perché il morto non potrà più presentare sacrifici né formulare preghiere per il Signore e perciò non avrà la possibilità di purificarsi.

5) RESTITUZIONE DI ANIMALI E COSE
E’ stabilito l’obbligo di restituire al proprietario, confratello ebreo, ogni animale ed ogni cosa che questi avesse perduto.

6) SOCCORSO AGLI ANIMALI
L’asino o il toro di un confratello ebreo che cadono per la strada dovranno essere aiutati a rialzarsi.

7) INDUMENTI MASCHILI E FEMMINILI
Si stabilisce il divieto di indossare indumenti propri dell’altro sesso.

8) IL NIDO DEGLI UCCELLI
Incontrando un nido con uova e pulcini e con la madre che sta covando, non si dovrà prendere la madre, ma si potranno prendere le uova ed i pulcini, dopo aver allontanato la madre.

9) RINGHIERE DELLE TERRAZZE
E’ una norma antinfortunistica che prescrive che le coperture a terrazza siano dotate di protezioni perimetrali.

10) NON SEMINARE SEMI DI VARIA SPECIE NELLA TUA VIGNA
11) NON METTERE A GIOGO INSIEME UN ASINO E UN TORO
12) NON INDOSSARE LANA E LINO TESSUTI INSIEME
13) I VESTITI AVRANNO FILI INTRECCIATI AI QUATTRO ANGOLI

14) VERGINITA' DELLA SPOSA
Se un uomo sposa una donna, si unisce a lei e la accusa di non essere stata vergine, i genitori di lei porteranno agli anziani il lenzuolo per provare la verginità della figlia. Se verrà accertata la verginità il marito dovrà pagare cento monete d’argento al padre di lei. Se invece risulterà fondata l’accusa del marito, la ragazza verrà messa a morte per lapidazione.

15) ADULTERIO
Gli adulteri saranno messi a morte, sia che si tratti di donna sposata, sia che si tratti di vergine promessa sposa.

16) LA VIOLENZA AD UNA DONNA SPOSATA SARA' PUNITA CON LA MORTE
17) LA VIOLENZA AD UNA VERGINE SENZA VINCOLI MATRIMONIALI DARA' LUOGO AD UN INDENNIZZO DI CINQUANTA MONETE D'ARGENTO AL PADRE DELLA RAGAZZA ED INOLTRE ALL'OBBLIGO PER IL VIOLENTATORE DI SPOSARLA
18) UN UOMO NON SPOSERA' LA MOGLIE DEL PADRE
19) NON POTRA' CONTRARRE MATRIMONIO CHI NON ABBIA I GENITALI INTEGRI, NE' I NATI DA INCESTO O ADULTERIO

20) NON SI POTRA' CONTRARRE MATRIMONIO CON MOABITI E AMMONITI
Salvo evidentemente il caso in cui questi abbandonino il proprio popolo e le sue usanze per abbracciare quelle di Israele. Ricordiamo che la moabita Rut abbandonò il suo paese ed il suo Dio per entrare nel popolo d’Israele e divenire progenitrice di re David.

21) IDUMEI ED EGIZIANI NON SARANNO ABORRITI ED I FIGLI CHE NASCERANNO DA LORO E DA DONNA EBREA ALLA TERZA GENERAZIONE FARANNO PARTE DEL POPOLO D'ISRAELE

22) NEGLI ACCAMPAMENTI MILITARI DOVRANNO ADOTTARSI MISURE DI PURITA'
“Poiché il Signore tuo Dio cammina in mezzo al tuo accampamento per salvarti e per consegnarti i tuoi nemici, il tuo campo dovrà essere come cosa sacra.”

23) OFFRIRE PROTEZIONE ALLO SCHIAVO CHE SARA' FUGGITO DAL SUO PADRONE
24) NEL POPOLO D'ISRAELE NON VI SARANNO NE' PROSTITUTE NE' PEDERASTI

25) NON PRESTARE DENARO AD INTERESSE AD UN ALTRO EBREO, mentre si potrà fare con lo straniero.
Curiosamente questa norma venne recepita inizialmente dal cattolicesimo, invertendone però i soggetti e quindi i cattolici non potevano prestare ad interesse, mentre questa attività avrebbe potuto essere svolta dagli ebrei. I predicatori cattolici finché il prestito fu gestito da ebrei chiamarono il denaro “lo sterco del Demonio”, poi la Chiesa inventò i Monti di Pietà o Banchi di Pegno nei quali il prestito ad interesse, specialmente verso le classi più povere, venne soppiantato dal prestito su pegno. La forma era salva, la sostanza un po’ meno, perché mentre in precedenza il tasso massimo d’interesse era fissato dal sovrano, per quello che riguardava il valore dei pegni tutto era affidato alla stima del momento fatta dal Banco.

26) VOTI FATTI AL SIGNORE
“Quando farai un voto al Signore tuo Dio, non dovrai tardare ad adempierlo perché il Signore tuo Dio te lo richiederebbe ed in te si troverebbe il peccato. Se invece cesserai di fare voti, non ci sarà in te peccato. Ciò che prometterai dovrai mantenere, donando quanto hai fatto voto di offrire al Signore Dio tuo profferendolo con la tua bocca.”
Per arrivare a dire questo significa che già all’epoca esisteva l’umano malvezzo di promettere e non mantenere.

27) NELLA VIGNA DEL COMPAGNO
Potrai mangiare uva quanta ne vuoi, ma non potrai portarla via. La stessa cosa nel campo di grano: potrai raccogliere le spighe con la mano, ma non userai la falce.

28) LA DONNA RIPUDIATA
La donna ripudiata dal marito sarà libera di unirsi con un altro uomo, ma se verrà ripudiata anche da questo, non potrà mai tornare al primo marito.

29) ESENZIONE DAL SERVIZIO MILITARE
Chi sposa una ragazza nubile è esentato per un anno dal prestare servizio militare.

30) LE MACINE DEL DEBITORE
Mai potranno prendersi in pegno le macine del debitore.

31) RAPIMENTO E SCHIAVITU'
Chi rapirà una persona ebrea, per farne uno schiavo e venderlo sarà messo a morte.

32) DOVRANNO ESEGUIRSI LE PROCEDURE DI PURIFICAZIONE IN CASO DI LEBBRA E MALATTIE CONTAGIOSE

33) PRESTITO SU PEGNO
Non si dovrà entrare nella casa del debitore, ma aspettare fuori di essa che egli porti il pegno pattuito. Se sarà fatto prestito su pegno ad un povero, il pegno dovrà essergli restituito prima del tramonto.

34) OCCORRE PAGARE GIORNALMENTE IL COMPENSO PATTUITO AL SALARIATO

35) LA RESPONSABILITA' E' PERSONALE
“I padri non periranno per le colpe dei figli e i figli non moriranno per i padri; ognuno perirà per la propria colpa”.

36) IL FORESTIERO, L'ORFANO E LA VEDOVA
Quando raccoglierai il frutto della tua terra, sia esso il campo di grano, o l’uliveto, o la tua vigna, dimentica i residui e lascia che possano essere racimolati dal forestiero, dall’orfano o dalla vedova.

37) FUSTIGAZIONE
La condanna alla fustigazione non potrà prevedere più di quaranta colpi.

38) JIBBUM
Se un uomo sposato muore senza figli, la vedova dovrà andare sposa al cognato (javam) per dare la possibilità al morto di avere figli che perpetuino il suo nome. Se il cognato dovesse rifiutare, la cognata si avvicinerà a lui, in presenza degli anziani, gli toglierà la scarpa dal piede e sputerà davanti a lui dicendogli:
“Così sia fatto all’uomo che rifiuta di costruire la casa del proprio fratello.”
E il nome di lui sarà da allora in poi: la famiglia dello scalzato.

39) SIA MESSA A MORTE LA DONNA CHE AFFERRI I TESTICOLI DELL'UOMO CHE STA PERCUOTENDO SUO MARITO
409 NON ADOPERARE PESI E MISURE FALSI
41) RICORDATI DI AMALEC E DI CIO' CHE TI FECE QUANDO USCISTI DALL'EGITTO




Haftarà di Ki Tetzè
secondo il rito italiano
(Sam.17,1-17,37)

i Filistei si trovavano da una parte della montagna, gli Israeliti dall’altra, e in mezzo era la valle. Dalle schiere dei Filistei uscì allora un intermediario di nome Goliath. Egli era alto sei cubiti e un palmo, aveva sul capo un elmo di rame, indossava una corazza di rame fatta a scaglie, che pesava cinquemila sicli, sulle gambe aveva gambiere di rame e fra le spalle un’asta di rame.

E disse ad alta voce Goliath rivolto alle schiere d’Israele:

Scegliete un uomo che scenda a me. Se egli, combattendo contro di me, riuscirà a percuotermi a morte, noi saremo vostri schiavi, e se io lo vincerò e lo percuoterò a morte, sarete voi nostri schiavi e ci servirete.

Alle parole del Filisteo, Saul e tutto Israele furono pervasi da grande spavento. Per quaranta giorni Goliath si presentò davanti al campo degli Israeliti, senza che nessuno di loro fosse stato prescelto a battersi con lui.

Un giorno arrivò al campo israelita un giovanetto di nome David, che era stato inviato da suo padre per portare delle provviste ai suoi fratelli maggiori, i quali prestavano servizio al seguito di Saul. David era al campo quando Goliath per l’ennesima volta lanciò ad alta voce la sua sfida alle schiere d’Israele.

David allora prese a chiedere ripetutamente a quanti gli stavano accanto:

Che cosa si farà all’uomo che riuscirà a colpire a morte quel Filisteo, e così libererà Israele dalla sua onta? Chi è poi questo Filisteo incirconciso che ha insultato le schiere del D-o vivente?

E seppe così David che a chi fosse riuscito nell’impresa il re avrebbe dato grandi ricchezze e sua figlia in moglie e la sua famiglia sarebbe stata inoltre liberata da ogni gravame fiscale.

Venuto a conoscenza dei discorsi di quel giovinetto, Saul lo fece venire a sé e al suo cospetto David disse:

Nessuno si perda d’animo per quell’uomo, io stesso tuo servo andrò a combattere con questo Filisteo.

Saul obiettò:

“Non puoi andare a combattere con questo Filisteo, perché tu sei un ragazzo, mentre egli è un uomo adulto, guerriero fin dalla sua giovinezza.

E David gli rispose:

Io, tuo servo, conducevo al pascolo le pecore di mio padre; venne un leone, ed anche un orso, e prese un agnello dal gregge. Io allora lo rincorsi, lo colpii, salvai la preda dalla sua bocca; la belva si scagliò allora contro di me, ed io la presi per la criniera e la colpii a morte. Io, tuo servo, ho colpito a morte il leone e l’orso, e questo Filisteo incirconciso avrà la medesima sorte perché ha insultato le schiere del D-o vivente.

E soggiunse:

Il Signore che mi ha salvato dal leone e dall’orso mi salverà da questo Filisteo.

Saul gli disse allora:

Va’, e il Signore ti accompagni.




Haftarà di Ki Tetsè
Secondo i riti spagnolo e tedesco
(Is.54,1-54,10)

Inneggia o sterile, che non avevi partorito; emetti grida di gioia e giubila, tu che non avevi avuto le doglie, perché i figli di colei che era solitaria saranno più numerosi di quelli di colei che ha marito, ha detto il Signore.

Non temere e certamente non resterai delusa; non vergognarti; certamente non arrossirai; anzi dimenticherai la vergogna della tua giovinezza, e non ricorderai più l’onta della tua vedovanza.

In un impeto d’ira ti ho per un istante nascosto la Mia faccia ma con favore eterno avrò pietà di te, detto del Signore.




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