venerdì 6 aprile 2012

Dayenu

Questo tradizionale canto di Pesah risale ad oltre mille anni fa. Già nell’IX secolo il canto risultava inserito nella Haggadah di Rav Amram, che fu Gaon cioè Capo dell’Accademia Talmudica di Sura, nei pressi di Babilonia.

Il testo esprime la gratitudine al Signore per tutti i doni che ha dato al popolo ebraico, a partire dalla liberazione dalla schiavitù in Egitto, fino al dono della Torah e dello Shabbat. Il canto dice che se il Signore avesse dato anche uno solo di questi doni, ciò sarebbe stato sufficiente e tanto maggiore quindi è la riconoscenza e l’apprezzamento per averli ricevuti tutti insieme.

Il canto è collocato nell’Haggadah subito dopo il racconto dell’esodo dall’Egitto e prima della spiegazione del significato di Pesah, matzah e maror.

La composizione di Dayenu è articolata in 15 stanze o strofe che rappresentano i 15 doni che il Signore ha elargito al popolo ebraico. I primi cinque riguardano la liberazione degli ebrei dalla schiavitù, i cinque successivi descrivono i miracoli che ha fatto per loro, e gli ultimi cinque esaltano i doni con i quali il Signore li ha avvicinati a sé. Ognuna delle stanze è seguita dalla parola "Dayenu" (sarebbe stato sufficiente) cantata più volte.

Ho reperito nel sito qui di seguito una esecuzione tradizionale del canto

http://www.youtube.com/watch?v=SCAnyXW_Aac&feature=related

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